Il 1° gennaio 2013, si è svolta a Teheran la conferenza “Rumi nella prospettiva del tempo” (Molana dar gozare zaman)  con la partecipazione di grandi professori di lingua persiana ed esperti del celebre poeta persiano Rumi provenienti dall’Iran e dalla Turchia. Tra loro, in particolare, Ali Asghar Mohammadkhani, esperto iraniano di Rumi, il professor Adnan Kara Ismailoglu e il professore turco di lingua persiana Tofigh Subhani, nato a Tabriz- il capoluogo della regione dell’Azarbaijan orientale dell’Iran.

Jalal al-Din Rumi, (1207 – 1273), fu un poeta e mistico persiano. Nel 2009, numerose associazioni culturali e spirituali in tutto il mondo hanno celebrato gli ottocento anni dalla sua nascita e l’Unesco ha emesso una medaglia in suo onore.

Rumi è oggi uno dei poeti più letti negli Stati Uniti, grazie anche alle traduzioni delle sue poesie da parte di Coleman Barks che nel 1995 ha venduto oltre 500 mila copie facendo registrare il record per le vendite di un libro di poesie in un mese. Le traduzioni delle poesie di Rumi stanno diventando sempre più popolari anche in altri paesi occidentali.

“Da qualche anno si interessano al poeta ed alle sue poesie sia in Iran che in Turchia. Un tempo, si diceva che Masnawi-Ma’nawi, (distici in rima su temi spirituali) fosse composto dai 7 capitoli, ma in realtà, questa opera è dei 6 capitoli e il suo settimo capitolo è falso,” ha dichiarato Tofigh Subhani.

‘”Un medico turco ha composto circa 700-800 versi in turco nello stesso metro delle poesie di Masnawi-Ma’nawi. Rumi ha poesie in persiano e in arabo. Anche gli emistichi ce li ha, ma non ha versi turchi,” ha aggiunto il professore Sobhani. “Penso che se lo stesso Rumi avesse voluto comporre le poesie in turco non sarebbe stato in grado di farlo così bene”, ha aggiunto Sobhani.

Ribadendo l’importanza della traduzione delle opere persiane in Turchia, Sobhani ha spiegato: “Finora è stato tradotto lo Shah-name (Il libro dei re) di Ferdowsi 12 volte in Turchia. Secondo alcuni esperti, in una di queste traduzioni, un lavoro del tradottore Sharifi Diarbekli, il 24 percento delle parole è persiano. Nel mio paese, tante parole che si usano nella vita quotidiana sono persiane.”

“Recentemente ho capito che si possono trovare nelle poesie di Masnawi-Ma’nawi, le parole dei grandi scienziati e cosmologi come Albert Einstein ed altri. Per questo credo che Rumi non sia né persiano né turco ma un uomo universale,” ha continuato Sobhani.

Rumi ha due capolavori della poesia persiana: Divan Shams Tabrizi, «il Canzoniere di Shams Tabrizi», in onore del suo maestro spirituale, composto di 44 mila versi di poesia lirica, e Masnawi-Ma’nawi, «distici in rima su temi spirituali», o meglio conosciuto come “Poema Spirituale” composto da circa 26 mila versi.

I popoli di lingua persiana lo chiamano Moulana che significa “maestro”. In realtà, il nome Rumi con cui è conosciuto il poeta persiano in Occidente, si riferisce a Rum, la parola persiana per indicare l’Impero Romano o Bizantino, che un tempo includeva la Penisola Anatolica, dove Rumi ha passato la maggior parte della vita.

Notizia originale: http://italian.irib.ir/radioculture/notizie/articoli/item/85112-iran-e-turchia-%E2%80%9Cil-grande-poeta-rumi-appartiene-al-mondo-intero

Antonello Sacchetti

Giornalista, blogger, podcaster, autore di diversi libri sull'Iran.

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