L’articolo di Alberto Negri uscito sul Sole 24 Ore del 2 marzo 2015.

L’Iran non delude mai. Era entusiasta il sassofonista americano Bob Belden che si è appena esibito con il suo cool jazz in un teatro strapieno e plaudente alla presenza del ministro della Cultura islamica: Belden è il primo musicista americano a suonare a Teheran dalla rivoluzione dell’Imam Khomeini del 1979. Ha improvvisato una jam session con tre giovani musiciste iraniane, velate e bravissime. L’offensiva diplomatica iraniana è anche questa: mostrare un volto diverso della Persia e dell’Islam sciita rispetto alle chiusure del mondo sunnita.

Ma ieri si è sentita gratificata dall’Iran anche la diplomazia italiana. I giornali hanno messo in prima pagina la visita del ministro Paolo Gentiloni, oltre che le dichiarazioni ottimiste sul negoziato di Federica Mogherini, alto rappresentante europeo. Gentiloni ha incontrato il ministro degi Esteri Javad Zarif, lo speaker del Parlamento Alì Larjani, e oggi vedrà il presidente Hassan Rohani e Hashemi Rafsanjani,

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