Chi ha vinto le elezioni in Iran ? La domanda può sembrare in apparenza demenziale: ormai lo sanno tutti che il 19 maggio il 57,13% degli iraniani ha dato fiducia al presidente in carica Hassan Rouhani. Il suo principale avversario Ebrahim Raisi si è fermato al 38,29%. Percentuali irrisorie per gli altri due candidati rimasti formalmente in corsa ma di fatto ritirati: 1,16% per Mostafa Mir Salim e 0,52% per Mostafa Hashemi Taba.
In termini numeri, Rouhani ha ottenuto 23 milioni di voti, Raisi 16.
L’affluenza è stata alta: hanno votato oltre 40 milioni di iraniani, pari al 71,42% degli aventi diritto.
Nelle passate elezioni del 2013 Rouhani aveva vinto col 51% dei voti. Alle sue spalle, lontanissimo, Mohammad Bagher Qalibaf, col 16 %. Allora l’affluenza era stata del 72%.
Chi ha vinto le elezioni in Iran: Rouhani
Il risultato non era affatto scontato: gli ultimi giorni di campagna elettorale avevano fatto pensare a un possibile testa a testa. Alcuni sondaggi riportavano una percentuale molto alta di indecisi: probabilmente è stato questo scatto in extremis a garantire a Rouhani la vittoria al primo turno.
Il presidente, dopo quattro anni di governo, vede crescere i propri consensi: dai 18.692.500 voti del 2013 (pari al 50,88%) ai 23.549.616 voti del 2017 (pari, come abbiamo visto, al 57,13%).
Un’osservazione: dalla scorsa tornata elettorale, il numero degli aventi diritto al voto è passato da 50 56 milioni di persone. Il Paese sta invecchiando: rispetto alle drammatiche e controverse elezioni del 2009 (quelle dell’Onda Verde) ci sono ben 10 milioni di elettori in più.
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Chi ha vinto le elezioni in Iran: la Repubblica islamica
Inutile girarci intorno: ha vinto anche la Repubblica islamica come sistema. O, se preferite, come regime. Quando 40 milioni di persone si mettono in fila per votare, c’è poco da discutere. Altissima anche la partecipazione degli iraniani all’estero. A Roma e a Milano ci sono state file di ore. Lo stesso Rouhani ha ringraziato gli iraniani all’estero per la grande partecipazione.
Anche la Guida Khamenei ha parlato di partecipazione “epica”, termine usato anche da Qalbaf nel congratularsi col suo rivale. Raisi, dal canto suo, ha invece evitato di esprimere congratulazioni.
Chi ha vinto le elezioni in Iran: i moderati
Si votava anche per le comunali e l’alleanza moderato/riformista ha vinto un po’ ovunque, non solo a Teheran dove hanno conquistato tutti e 21 i seggi a disposizione (archiviando la lunga stagione dei conservatori e di Qalibaf, sindaco dal 2005), ma persino a Mashad, teoricamente roccaforte di Raisi.
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Le ragioni dei conservatori
Superando le schematizzazioni di molta stampa occidentale, è necessario riflettere anche su quel quasi 40% di iraniani che hanno dato fiducia a Raisi. Troppo semplicistico ridurre tutto a un voto “reazionario”. E’ stata piuttosto la manifestazione di chi critica Rouhani per non aver risolto i problemi economici e sociali che ancora oggi affliggono il Paese e per essere stato troppo arrendevole con l’Occidente sulla questione nucleare. Rouhani si è dichiarato presidente di tutti ma lo aspettano sicuramente anni difficili.
Chi ha vinto le elezioni in Iran: gli iraniani
Basti pensare a quanto accadeva in Arabia Saudita poche ore dopo la sua vittoria, con il presidente Usa Donald Trump che tuonava contro l’Iran accusandolo di essere l’origine di tutti i mali del Medio Oriente.
La stessa identica scena, con una vittoria di Raisi in Iran, sarebbe stata forse ancora più preoccupante. Forse il perché di questa “seconda volta” sta tutto qui.
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