A questo punto possiamo affermarlo con certezza: questa che sta finendo è una settimana storica per l’Iran e per le relazioni internazionali. Non c’è stata la stretta di mano tra Rouhani e Obama, ma prima di partire da New York, il presidente iraniano ha parlato al telefono con quello americano.
Secondo gli Usa, sarebbero stati gli iraniani a chiedere un contatto telefonico prima della partenza da New York. La telefonata si sarebbe infatti svolta mentre Rouhani era in macchina, diretto all’aeroporto.
Un atto simbolico, che segna comunque un cambiamento di rotta epocale.
In a phone conversation b/w #Iranian & #US Presidents just now: @HassanRouhani: “Have a Nice Day!” @BarackObama: “Thank you. Khodahafez.”
— Hassan Rouhani (@HassanRouhani) September 27, 2013
In phone convo, President #Rouhani and President @BarackObama expressed their mutual political #will to rapidly solve the #nuclear issue. — Hassan Rouhani (@HassanRouhani) September 27, 2013
Subito dopo la notizia è stata ripresa dall’agenzia IRNA e la stessa Casa Bianca ha confermato la notizia, sempre via twitter. Parlando alla Casa Bianca poco dopo, Obama ha detto che la sua telefonata con Rouhani aveva gettato le basi per risolvere la controversia sul programma nucleare iraniano. Nella telefonata Obama ha espresso a Rouhani il suo “rispetto unico per il popolo iraniano”. Aggiungendo: “Siamo consapevoli di tutte le sfide a venire. ai giornalisti. “Il test sarà azioni significative, trasparente e verificabile che può anche portare sollievo dalle sanzioni internazionali globali che sono attualmente in vigore”.
Historic phone call in the Oval Office: President Obama speaks with Iranian President Hassan Rouhani. pic.twitter.com/qghFAUCIA7 — The White House (@WhiteHouse) September 27, 2013
After historic phone conversation with @BarackObama, President #Rouhani in plane abt to depart for Tehran. #UNGA pic.twitter.com/TFtLWxbbaV — Hassan Rouhani (@HassanRouhani) September 27, 2013 In un altro tweet Rouhani racconta che lui avrebbe salutato Obama con “Have a nice day”, mentre il presidente Usa lo avrebbe ringraziato e salutato in persiano: “Khodahafez”. Obama avrebbe anche detto: “Vi auguro un viaggio sicuro e piacevole e mi scuso se state sperimentato l’orribile traffico di New York”.
#Obama, #Rouhani agreed ground shud b prepared 4 solving of other issues, incl regional matters. FMs tasked w/ follow-up to expedite coop — Hassan Rouhani (@HassanRouhani) September 27, 2013
Good first steps w/ #Iran this wk. Positive meeting w/ @JZarif last night. Historic POTUS and @HassanRouhani call today. #Progress -JK
— Department of State (@StateDept) September 27, 2013
Da notare che, qualche ora dopo il lancio, alcuni dei tweet di @HassanRouhani sono stati cancellati.
Postilla sugli account twitter di Rouhani
La storica missione di Rouhani e Zarif a New York, se ha acceso le speranze di distensione tra Stati Uniti e Iran, ha aumentato la confusione sulle identità digitali del presidente iraniano.
L’account @drRouhani – che sembrava il più attendibile – è rimasto pressoché “muto” nei giorni newyorkesi e ha ripreso a “cinguettare” solo quando Rouhani è rientrato a Teheran il 28 settembre.
Sono invece partiti da @HassanRouhani i tweet ormai celebri sulla telefonata con Obama. Uno di questi mostrava addirittura la foto di un sorridente Rouhani appena salita sull’aereo che lo avrebbe riportato in patria. Alcuni di questi tweet sono stati poi misteriosamente cancellati.
Dall’account @drRouhani è stato più volte diffuso questo messaggio: “Il presidente Rouhani non dispone di alcun account personale. Questo account è collegato al sito istituzionale della Presidenza”.
L’account @HassanRouhani sarebbe invece gestito da un gruppo di sostenitori che lo avrebbe animato anche durante la campagna elettorale.
Però c’è qualcosa che non quadra: l’account verificato del ministro degli Esteri Zarif (@JZarif) segue @HassanRouhani, non @drRouhani.
In altre parole, hanno fatto prima Usa e Iran a parlarsi che noi a capire qual è l’account di Rouhani da seguire.